Seconda Giornata 2012

bardolino. festival della geografia. i relatoriIl presidente della Provincia Giovanni Miozzi ha aperto la seconda ed ultima giornata del Festival internazionale della Geografia, svolto al centro congressi Aqualux di Bardolino. Iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura di Bardolino sotto la direzione scientifica del giornalista Rai Paolo Gila. Miozzi si è subito calato nel contesto dell’uditorio,  -studenti delle scuole del Comprensorio Garda Baldo (Istituto Carnacina di Bardolino, Scientifico di Garda, Castelletto, e scuole medie di Bardolino)-, limitandosi ad un breve excursus sulle competenze della Provincia. Presidente che ha quindi snocciolato i tempi che porteranno alla revisione dell’istituzione provinciale in Italia: “Entro fine anno il Governo, dopo aver recepito le indicazioni delle singole Regioni, deciderà le sorti delle singole Province”. Il Convegno è proseguito con una serie di relazione prima della chiusura dei lavori affidati ad Andreas Kipar, architetto paesaggistico,membro del Consiglio accademico dell’Università di Valladolid e titolare di corsi integrativi di architettura del paesaggio presso l’Università di Napoli e il Politecnico di Milano. Il professionista ha sottolineato la necessità della “valorizzazione dei beni ambientali e culturali come motori di un rinnovato sviluppo territoriale e socioeconomico”. Nello specifico sul Lago di Garda dove tutto è cambiato è l’industria del turismo ha divorato il territorio. La parola d’ordine ora è la riqualificazione, lavorando sull’esistente per sviluppare ulteriormente l’economia.

INTERVENTI

 Daniele  Izzo  del Centro Epson Meteo (“Come si fanno le previsioni del tempo”)

Non c’è la certezza totale nelle previsione del tempo. E questo per diversi motivi, a partire dall’impossibilità di arrivare ad una totale copertura di punti d’osservazione sul globo terreste. Per formulare una previsione del tempo ci sono studi dettagliati, formule matematiche, che non possono prescindere dall’utilizzo dei computer.

Dante Laudisa,  coordinatore  Dipartimento Tecnologie Centro Studi Grande Milano (“La tecnologia nell’ambiente, i sensori sul territorio per prevenire incendi e tutelare il paesaggio”)

In Italia sono a rischio 10 milioni di superficie forestale. Il dato positivo è che negli ultimi 20 anni la superficie protetta è aumentata. Calcoliamo che ognuno di noi ha a disposizione duecento alberi, da curare e salvaguardare. Gli incendi registrati nel 2012 sono stati 6340, purtroppo in aumento rispetto all’anno precedente. Il costo medio per spegnere un incendio su di una superficie di un ettaro è di 5mila euro. Ogni ettaro bruciato porta alla morte di quattrocento animali.  E’ stato inventato un sistema  per prevenire incendi. Si tratta di fotocamere termiche, connesse con il satellite o il wi fi, che a trenta km di distanza riescono a rilevare il pericolo ed inviare un sms al centro raccolta dati. Il costo di ogni singola postazione è di 20mila euro.

Eduardo Aguilar “Come i cartografi preparano oggi le carte e le mappe geografiche”

Il presidente dello studio “Aguilar Carte Geografiche” si è soffermato sulle varie fasi che portano alla creazione di una carta geografica secondo le tematiche richieste dai committenti.

 

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Prima Giornata 2012

gila e relatoriRicca di contenuti e spunti la prima giornata del Festival internazionale della Geografia in corso al centro congressi Aqualux di Bardolino. Iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura di Bardolino (Vr) per la direzione del giornalista Rai Paolo Gila. E’ toccato al Provveditore agli studi di Verona Giovanni Pontara, – dopo i saluti del sindaco Ivan De Beni (“In un momento di grandi tagli alla risorse economiche è per noi motivo di orgoglio riuscire ad implementare le proposte culturali a favore della cittadinanza e delle scuole del territorio”) -, aprire i lavori. E proprio il dirigente scolastico ha messo il dito nella piaga sottolineando come la didattica della Geografia sia sempre più materia ai margini dei programmi scolastici con tutte le problematiche del caso. “L’insegnante deve portare lo studente all’esterno e dalla visione del luogo “costruire” la lezione”. Sulla stessa direzione l’intervento della ricercatrice dell’università di Padova Lorena Rocca. “Sentire parlare di geografia fa bene al cuore e per questo applaudo l’iniziativa del Comune di Bardolino”, ha sottolineato la docente che ha ammaliato, con esempi concreti e un’accattivante lezione, il folto pubblico composto dagli studenti delle scuola alberghiera Carnacina di Bardolino e dell’istituto turistico di Castelletto. Mattinata che è proseguito con gli interventi di Lucia Turri, figlia del geografo Eugenio al quale è dedicato il Festival, di Giancarlo Beltrame che ha parlato di  “Paesaggio e cinema” e di Giulio Di Toro dell’università di Padova. Il giovane professore dell’istituto nazionale  di Geofisica e Vulcanologia si è soffermato sul terremoto in Abruzzo e sulle polemiche divampate. “I terremoti non si possono prevedere. Occorre invece sviluppare una politica di prevenzione e di potenziamento delle strutture. Oltre che di ricerca. Difficile però alla luce degli ulteriori tagli del Governo Monti che toglie quattro milioni di euro all’istituto nazionale di geofisica”. Mattina che si è conclusa con la relazione del professor Gian Paolo Corda, docente di urbanistica al politecnico di Milano (Province e aree metropolitane:come cambia l’Italia”.

Domani i lavori riprenderanno alle ore 9 con l’intervento del presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi. A ruota “Come i cartografi preparano oggi le carte e le mappe geografiche” con Eduardo Aguilar, (10,10),  “Come si fanno le previsioni del tempo” con Daniele Izzo del Centro Epson Meteo (10,30), “La tecnologia nell’ambiente, i sensori sul territorio per prevenire incendi e tutelare il paesaggio” (10,50) con Dante Laudisa coordinatore Dipartimento Tecnologie e processi informativi Centro Studi Grande Milano. A chiudere la Lectio Magistralis dell’architetto paesaggistico Andreas Kipar (11,30).  Nel pomeriggio di sabato, alle ore 15, nella sala conferenze del municipio di Bardolino inaugurazione della mostra cartografica e fotografica del compianto Eugenio Turri, geografo di fama mondiale.

 

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Rassegna Stampa 2012

Edizione 2012

Le relazioni

Lorena Rocca

Lorena Rocca, del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, ci spiega lo stato dell’arte dell’insegnamento della Geografia. Il suo intervento è un percorso tra i tanti significati che i popoli hanno dato al concetto di territorio, nonché una riflessione su ciò che per noi oggi significa Geografia. Leggi

Dante Laudisa

Può la tecnologia aiutarci a combattere gli incendi? A questo quesito risponde, con grande precisione, Dante Laudisa del Centro Studi GRANDE di Milano. Leggi

Andreas Kipar

Affrontare la questione della valorizzazione dei beni ambientali e culturali come motori di un rinnovato sviluppo territoriale e socioeconomico può rappresentare più che un buon auspicio per il futuro del paesaggio del Garda. Leggi

Gian Paolo Corda

È un po’ paradossale che la città metropolitana si realizzi a seguito di una spending review, dopo che fin dagli anni Ottanta la situazione delle aree metropolitane si è imposta all’attenzione di quanti hanno affrontato i problemi delle autonomie e della riforma istituzionale nel nostro  Paese… Leggi

Il video dell’edizione 2012 del Festival internazionale della Geografia Bardolino

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Lorena Rocca e l’insegnamento della geografia

Lorena Rocca, del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, ci spiega lo stato dell’arte dell’insegnamento della Geografia. Il suo intervento è un percorso tra i tanti significati che i popoli hanno dato al concetto di territorio, nonché una riflessione su ciò che per noi oggi significa Geografia.

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Dante Laudisa e la prevenzione degli incendi

Può la tecnologia aiutarci a combattere gli incendi? A questo quesito risponde, con grande precisione, Dante Laudisa del Centro Studi GRANDE di Milano.

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Andreas Kipar e la riscoperta culturale

Ecco qui la relazione di Andreas Kipar. Ne riportiamo un breve passaggio, ma potete leggerla tutta scaricando il pdf.

Affrontare la questione della valorizzazione dei beni ambientali e culturali come motori di un rinnovato sviluppo territoriale e socioeconomico può rappresentare più che un buon auspicio per il futuro del paesaggio del Garda. “Project to protect” suona una massima anglosassone, che ci ricorda che per ogni azione occorre un progetto, un’ idea capace di coniugare gli aspetti funzionali-gestionali con quelli economici oltre a quelli estetici, forse l’unico aspetto in grado di farci ragionare sulla qualità di una determinata azione. Una qualità come risultato di un dialogo aperto e continuo tra le parti, un confronto su idee e proposte diverse tra loro ma sufficientemente approfondite da poter incidere sull’indifferenza e la banalizzazione, atteggiamenti sempre più diffusi nel Vecchio Continente, sempre più distratto da problematiche contingenti. A fianco di questo scenario si intravede all’orizzonte un rinnovato interesse da parte dei cittadini ed in particolare delle giovani generazioni per il proprio territorio di appartenenza, o meglio ancora per il proprio paesaggio, spesso l’unica autentica testimonianza della propria storia, cultura ed identità collettiva. Questo accade in tempi dove la trasformazione del territorio sta fortemente incidendo, spesso in senso negativo, sulla configurazione e le caratteristiche del paesaggio italiano ed europeo. La richiesta da parte dei singoli cittadini di una migliore qualità della vita è sempre più pressante e in ogni settore si sviluppa una tendenza “verde”: dal “green building” al “green design”; un’esigenza che si sta trasformando quasi in una filosofia, in un life style, capace di attirare attenzione, interesse, condivisione.

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Gian Paolo corda e la riforma delle province in Italia

Ecco l’intervento del Prof. Gian Paolo Corda. Ne riportiamo qui un breve passaggio, ma è possibile leggere l’intera relazione scaricando il pdf in fondo alla pagina.
È un po’ paradossale che la città metropolitana si realizzi a seguito di una spending review, dopo che fin dagli anni Ottanta la situazione delle aree metropolitane si è imposta all’attenzione di quanti hanno affrontato i problemi delle autonomie e della riforma istituzionale nel nostro  Paese e dopo che numerose proposte di legge e modifiche costituzionali le hanno introdotte, fin qui senza esito. La legge ordinaria dello Stato n. 214 del 22 dicembre 2011, di conversione del decreto-legge n. 6 dicembre 2011 n. 201 (c.d. salva Italia), contiene alcune disposizioni normative particolar mente rilevanti per….” Continua a leggere!